La risposta delle istituzioni alla violenza di genere: dalla denuncia alla sentenza. Attualità e prospettive di riforma

Il 22 Giugno si è tenuto a Roma, presso i palazzi della Camera dei Deputati, nella sala intitolata a Nilde Iotti, il convegno dal titolo “La risposta delle istituzioni alla violenza di genere: dalla denuncia alla sentenza. Attualità e prospettive di riforma”.

L’evento ha visto la partecipazione di illustri relatori che hanno saputo coinvolgere un pubblico interessato e partecipe sulle tematiche trattate.

locandina

 

COMUNICATO STAMPA

VENERDÌ 22 GIUGNO 2018, DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 19:00, in occasione del Convegno “La risposta delle istituzioni alla violenza di genere: dalla denuncia alla sentenza. Attualità e prospettive di riforma”, organizzato dall’AISPAC Associazione Italiana Studio Prevenzione Analisi Crimini, con la collaborazione del C.M.F.R. Camera Minori e Famiglia di Roma, aderente all’Unione Nazionale Camere Minorili, presso la Sala Nilde Iotti, Palazzo Theodoli Bianchelli, Piazza del Parlamento 18, Roma, si confronteranno, in un dibattito che si preannuncia molto vivace, il dott. Valerio de Gioia, Giudice della prima sezione penale del Tribunale di Roma, il Prof. Avv. Francesco Mazza, Ordinario di diritto penale Uni Cassino, l’Avv. Massimo Rossi, Penalista del foro di Siena, l’Avv. Eugenio Bisceglia, Presidente Camera Minori e Famiglia di Roma.
I lavori, preceduti dai saluti dei rappresentanti delle istituzioni, saranno coordinati dalla
dott. ssa Maria Pia Turiello, Criminologa forense, Presidente AISPAC.
Oggetto del dibattito saranno le criticità e i punti deboli della risposta delle istituzioni dalla fase della acquisizione delle denuncia a quella della celebrazione del processo) al preoccupante fenomeno della c.d. violenza di genere e alla tutela da assicurare alla vittima vulnerabile alla luce delle recenti riforme del processo penale – il riferimento è alla maggiore tutela offerta agli orfani di crimini domestici (quale l’uxoricidio) con la legge n. 4/2018 –, illustrati dalla viva voce degli operatori del dritto (magistrati, avvocati e criminologi forensi), in un contraddittorio costruttivo, al fine di capire quali siano le esigenze più immediate e, soprattutto, quali interventi ci si attende dal Parlamento per rendere il sistema giustizia più funzionale, specializzato, rapido e vicino alle vittime non solo primarie ma anche secondarie – come nel caso della c.d. violenza assistita – che le statistiche indicano in costante crescita.